Sclerosi laterale amiotrofica, scoperto un nuovo meccanismo comune a tutte le forme della malattia
Il processo patologico alla base della sclerosi laterale amiotrofica ( SLA, anche nota come morbo di Lou Gehrig ), una malattia neurodegenerativa a esito fatale, è stato per lungo tempo sconosciuto, impedendo lo sviluppo di terapie efficaci.
Uno studio della Northwestern University - Feinberg School of Medicine ha identificato, per la prima volta, una causa comune alla base di tutte le forme di sclerosi laterale amiotrofica.
La base del disturbo è un’alterazione nel sistema di riciclaggio delle proteine nelle cellule del midollo spinale e del cervello. Le cellule, nella sclerosi laterale amiotrofica, non sono più in grado di essere riparate. Le proteine danneggiate si accumulano nei neuroni, provocando così degenerazione cellulare.
La scoperta del non-corretto funzionamento del riciclaggio delle proteine può anche avere un ruolo in altre malattie neurodegenerative, tra cui: malattia di Alzheimer e demenza frontotemporale così come la malattia di Parkinson, che sono tutte caratterizzate da aggregazioni di proteine. La rimozione delle proteine danneggiate o mal ripiegate è fondamentale per il funzionamento ottimale delle cellule.
E’ stato osservato che questa alterazione è presente in tutte e tre le forme di sclerosi laterale amiotrofica: ereditaria ( anche detta familiare ), sporadica, e associata a demenza.
I ricercatori della Feinberg School of Medicine hanno anche scoperto una nuova mutazione genica presente sia nella sclerosi laterale amiotrofica familiare sia nella sclerosi laterale amiotrofica associata a demenza.
La sclerosi laterale amiotrofica colpisce circa 350.000 persone in tutto il mondo, tra cui bambini e adulti, con circa il 50% delle persone che muoiono entro tre anni dalla sua insorgenza.
Nella patologia motoria, le persone perdono progressivamente la forza muscolare fino a rimanere paralizzate, non possono più muoversi, parlare, deglutire e respirare. La sclerosi laterale amiotrofica associata alla demenza interessa i lobi frontale e temporale del cervello, con ripercussioni sulla capacità di giudizio, capacità di comprensione del linguaggio e di esecuzione di operazioni elementari come, ad esempio, vestirsi, organizzare la propria giornata.
I ricercatori della Feinberg School of Medicine hanno trovato la causa della sclerosi laterale amiotrofica, scoprendo una proteina, Ubiquilina-2, il cui compito fondamentale è quello di riciclare le proteine danneggiate o mal ripiegate nei neuroni motori e neuroni corticali e di trasportarle all’esterno della cellula per essere ri-processate.
Nelle persone con sclerosi laterale amiotrofica, i ricercatori hanno trovato che l’Ubiquilina-2 non svolge il proprio compito. Di conseguenza, le proteine danneggiate si accumulano nei motoneuroni del midollo spinale e dei neuroni corticali e dell'ippocampo a livello cerebrale. L’accumulo di proteine causa la degenerazione dei neuroni.
L’Ubiquilina-2 è stata trovata negli accumuli a livello del midollo spinale nei casi di sclerosi laterale amiotrofica e a livello cerebrale nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica associata a demenza.
I ricercatori hanno anche scoperto mutazioni nel gene che codifica per l’Ubiquilina-2 nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica familiare e sclerosi familiare associata a demenza. Ma gli accumuli erano presenti nel cervello e nel midollo spinale in tutte le forme di sclerosi laterale amiotrofica e sclerosi associata a demenza, sia con mutazione genica che senza.
Secondo gli Autori questo studio ha mostrato che un difetto nella via di degradazione delle proteine provoca malattie neurodegenerative.
Circa il 90% della sclerosi laterale amiotrofica è sporadica, senza una causa nota, prima di questo studio. Il restante 10% è familiare.
Ad oggi, le mutazioni in circa 10 geni sarebbero alla base del 30%, circa, dei casi di sclerosi laterale amiotrofica familiare.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature. ( Xagena2011 )
Fonte: Feinberg School of Medicine - Northwestern University, 2011
MalRar2011 Neuro2011